Agenti Biologici e contaminazione delle superfici negli ambienti di lavoro

Pubblicato il 03/10/2017


Premessa

L’Inail ha predisposto una pubblicazione sul rischio biologico negli ambienti di lavoro che segue una serie di pubblicazioni sul tema edite dall’Istituto e frutto di studi ed attività sperimentali condotte nel tempo dalla Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (Contarp).

La valutazione del rischio biologico

Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. la valutazione del rischio di esposizione dei lavoratori ad agenti biologici, costituisce un preciso adempimento di legge per il datore di lavoro.

Il monitoraggio della contaminazione microbiologica aero-dispersa e/o depositata sulle superfici rappresenta, un percorso obbligato per controllare lo stato igienico generale e per verificare la salubrità ambientale.

Infatti, l’aria e le superfici di attrezzature, piani, apparecchiature e indumenti di lavoro, cosi come le mani dei lavoratori possono rappresentare importanti veicoli di contaminazione microbiologica, e potenziali fonti di trasmissione di agenti infettivi.

Maggiore è la contaminazione dell’aria e maggiore sarà il numero dei microrganismi che sedimentano per gravità. Conoscere i livelli e la tipologia di contaminanti presenti e la loro variazione temporale e spaziale consente di rilevare la presenza di eventuali fonti di contaminazione o di amplificazione microbica, intervenendo tempestivamente con adeguate misure di prevenzione o di contenimento.

Segnaliamo sul tema la pubblicazione dell’INAIL “La contaminazione microbiologica delle superfici negli ambienti di lavoro.    

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