La formazione sulla sicurezza in Piemonte: dalla collaborazione degli Organismi Paritetici alle procedure per la vigilanza

Pubblicato il 06/07/2017
In: Formazione  Normativa  Territorio 


Con Accordo del 20 giugno 2017, il sistema associativo di Confindustria in Piemonte e CGIL/CISL/UIL regionali hanno aggiornato la procedura per chiedere la collaborazione degli Organismi Paritetici Provinciali di loro riferimento nella formazione dei lavoratori e degli RLS, ai sensi dell’art. 37, comma 12, del Decreto Legislativo n. 81/2008.

Queste, in sintesi, le due fasi in cui si articola la nuova procedura, operativa dal 1° luglio 2017:

  1. ricevuta la richiesta di collaborazione (da redigere su apposito modulo), l’OPP interessato invia all’azienda una sorta di vademecum contenente le indicazioni essenziali per una formazione dei lavoratori e/o degli RLS conforme alla normativa in vigore;
  2. la collaborazione resa attraverso l’invio del vademecum si perfeziona, per silenzio-assenso, nel momento stesso in cui l’azienda attesta all’OPP il proprio impegno ad osservare i contenuti di tale documento.

Non sono previsti ulteriori adempimenti a carico azienda né, di norma, approfondimenti di merito da parte degli OPP.

Altra novità di interesse per le aziende operanti sul territorio piemontese è l’aggiornamento, da parte della Regione Piemonte, delle “Indicazioni operative per la formazione alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” nonché delle “Procedure per l’accertamento degli adempimenti relativi alla formazione” nella stessa materia (entrambi i documenti sono consultabili nella sezione “Formazione figure DLgs 81/08” del sito www.regione.piemonte.it).

Il primo documento, giunto alla terza edizione, riassume le modalità previste dalla normativa in vigore per il corretto svolgimento delle attività formative, dedicando particolare attenzione ai requisiti di cui devono essere in possesso i soggetti formatori (gli elenchi di quelli già abilitati da un’apposita Commissione sono consultabili nella predetta sezione del sito regionale).

Il secondo documento ha invece l’obiettivo di rendere omogenea sul territorio l’attività di vigilanza sugli aspetti formativi, definendo le procedure a cui il personale ispettivo delle ASL deve attenersi nell’ambito degli accertamenti effettuati sia durante che dopo lo svolgimento dei corsi. Di interesse operativo anche per l’utenza sono le tabelle allegate al provvedimento, che riassumono le caratteristiche essenziali di ogni singola tipologia di corso.

Accedi e leggi:

  • Il comunicato Confindustria Piemonte e CGIL CISL e UIL Piemonte "Formazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza"
  • Il comunicato Confindustria Piemonte e CGIL CISL e UIL Piemonte "Formazione lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro"

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