Legionella, un rischio da conoscere e gestire

Pubblicato il 25/09/2018
In: Organizzazione e gestione  Luogo di lavoro 


Aziende e Servizi di Prevenzione e Protezione devono poter individuare ogni pericolo nell'ambito nella valutazione dei rischi, compresi quelli legati ai batteri che si possono sviluppare negli impianti a servizio delle imprese. Fra questi, uno degli agenti patogeni da considerare è la legionella, un batterio che si sviluppa soprattutto negli impianti idrici e di condizionamento.

Ogni impresa è potenzialmente interessata da questa tematica e le misure di prevenzione e protezione necessaria dipendono dalla natura dell’impianto, ad esempio, da quanti anni è in funzione, quanti lavoratori lo utilizzano, se vi sono o meno utenti esterni, come è organizzata la manutenzione ecc.

Alla luce di queste considerazioni, RSPP e ASPP possono tenere presente le riflessioni di questo articolo per impostare la procedura aziendale contro la legionella, fermo restando che in alcuni casi può essere necessario rivolgersi a tecnici o esperti qualificati.

Impianti idrici

Un primo elemento da considerare è la durezza dell’acqua: se si forma molto calcare la legionella trova un habitat favorevole. E' opportuno conoscere le caratteristiche dell'acqua e, se necessario, usare "addolcitori", sostituire gli elementi intaccati dal calcare ecc.
La procedura dovrebbe prevedere periodicamente l'ispezione, la pulizia e la sanificazione dei serbatoi dell’acqua fredda e calda; lo stesso vale per la rete idrica di distribuzione (con periodicità che varia da impianto a impianto).

Oltre alle misure di natura organizzativa e procedurale, anche interventi tecnici possono essere considerati: microfiltrazione dell’acqua, trattamento termico (es. temperature costanti fra 50 e 55°C, oppure shock termico fra 70 agli 80°C per almeno 30 minuti al giorno), apparecchi con raggi ultravioletti - UV, utilizzo di cloro ecc.

Impianti di climatizzazione

La legionella si trasmette per via aerea (non per contatto diretto fra soggetto infetto ed infettato) e quindi anche gli impianti di condizionamento dell'aria potrebbero essere contaminati.
Lo sviluppo di condensa nei condizionatori e la scarsa pulizia dei filtri sono elementi che possono far proliferare il batterio.

Alcuni degli elementi da conoscere in questo caso sono:

  • la lunghezza complessiva dell'impianto di areazione e riscaldamento centralizzato;
  • la presenza di condutture e punti di giunzione (con possibile ristagno);
  • la presenza di serbatoi (dove si sviluppano i batteri);
  • gli eventuali fenomeni di usura e corrosione delle parti degli impianti;
  • ecc.

Anche in questo caso, controllo visivo (periodico e proceduralizzato), manutenzione periodica con sanificazione professionale e adozione delle misure tecniche necessarie, sono gli step che possono aiutare una azienda a gestire il problema.
 

In caso di sintomi

In caso di lavoratori o soggetti che presentano sintomi di contagio, occorre far intervenire tempestivamente il medico competente, per tutte le azioni necessarie a tutela della salute pubblica.

Linee guida Regione Lombardia

Per un approfondimento è possibile leggere le linee guida di Regione Lombardia, mirate al settore sanitario.

Incontro a Milano

Un workshop dedicato alle tematiche di prevenzione del rischio legionella si terrà a Milano, presso Assolombarda, il 22 ottobre dalle 9.30. Click qui per iscriverti.

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