Gli infortuni ''tradizionali'' denunciati sono aumentati del 20% e i casi mortali di quasi il 10%

Pubblicato il 26/07/2022
In: Enti di controllo 


Le denunce di infortunio “tradizionale”, al netto dei casi da Covid-19, nel 2021 hanno registrato un aumento di circa il 20% rispetto al 2020; lo afferma INAIL nel suo report ufficiale.
 
Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 349.643, il 17,5% dei quali avvenuti “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 1.361, con un decremento del 19,2% rispetto al 2020.

Nel 2020, in particolare, l’incidenza media dei decessi da Covid-19 sul totale di tutti i casi mortali denunciati è stata di una denuncia ogni tre, mentre nel 2021 è scesa a una su sei. Le denunce di infortuni mortali “tradizionali”, al contrario, sono aumentate di quasi il 10% rispetto al 2020, sia nella componente “in occasione di lavoro” che in quella “in itinere”. 

Dall’analisi dei dati del 2021 emerge anche un aumento notevole delle denunce di malattia professionale in confronto al 2020, anno in cui il fenomeno tecnopatico è stato fortemente condizionato dall’emergenza epidemiologica. Quasi il 70% riguarda malattie del sistema osteomuscolare; il 12 % il sistema nervoso.

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