L'importanza della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali sui luoghi di lavoro

Pubblicato il 10/05/2021
In: Formazione 


Oggi, in un periodo di emergenza come quello attuale in cui la ripresa delle attività delle imprese è condizionata dalla corretta applicazione dei protocolli anti contagio, occorre, contemporaneamente, non perdere di vista i rischi legati all'attività lavorativa e assicurare la formazione per i lavoratori, il controllo sul rispetto dei comportamenti corretti, la manutenzione e la verifica della efficienza di macchine, attrezzature, impianti ecc.

In questa fase è fondamentale richiamare i servizi di prevenzione e protezione e le strutture aziendali ad un attento presidio delle misure di prevenzione e protezione (contenute nel Documento di valutazione e dei rischi) e alla sensibilizzazione e al coinvolgimento dei lavoratori.

Il team di RSPPITALIA è da sempre al fianco delle imprese e dei servizi di prevenzione e protezione per la corretta applicazione delle norme in vigore ed è per questo che vuole focalizzare l'attenzione su questi aspetti di estrema importanza:

  • Macchine e attrezzature di lavoro: l’utilizzo da parte dei lavoratori deve essere oggetto di specifica valutazione dei rischi, in relazione alle effettive condizioni d’uso (Titolo III del D.Lgs. n. 81/2008), inoltre deve essere garantita la corretta manutenzione conformemente alle indicazioni dei fabbricanti ed alle norme tecniche di riferimento.
    Il rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza (recepimento delle Direttive Ue, es. Direttiva Macchine) è condizione necessaria per la messa sul mercato, ma il datore di lavoro dell’impresa utilizzatrice è responsabile della valutazione del rischio;
  • Formazione e aggiornamento: lavoratori, preposti e dirigenti devono ricevere la formazione e l’aggiornamento periodici conformemente all’art. 37 del D.Lgs. n. 81/2008 ed agli Accordi Stato-Regioni in vigore.
    Il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro passa anche attraverso il corretto indirizzo dei comportamenti dei lavoratori, che devono applicare correttamente le procedure di lavoro, segnalare i fattori di rischio, collaborare alla adozione delle misure di prevenzione e protezione in maniera attiva;
  • Controllo sul rispetto degli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro: nell’ambito del modello di organizzazione e gestione (art. 30 del D.Lgs. n. 81/2008, che riporta anche i riferimenti alle sanzioni disciplinari), il datore di lavoro e i dirigenti devono impostare il controllo sul rispetto degli obblighi in capo a lavoratori (art. 20 del D.Lgs. n. 81/2008) e preposti (art. 19 del D.Lgs. n. 81/2008).
    I datori di lavoro e dirigenti, in difetto di questa vigilanza, rispondono anche degli eventi “addebitabili unicamente” a lavoratori e preposti (art. 18, comma 3 bis, del D.Lgs. n. 81/2008);
  • Lavori in appalto: il datore di lavoro committente deve valutare i rischi da interferenze dovuti dalla presenza di imprese appaltatrici in azienda (art. 26 del D.Lgs. n. 81/2008). Nei cantieri edili vale il Titolo IV.

La chiave per la gestione di questi aspetti è la valutazione dei rischi (art. 28 e 29 del D.Lgs. n. 81/2008) presidiata dagli RSPP e che deve riguardare tutti i rischi legati alle mansioni svolte dai lavoratori.

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