Ondate di calore e salute dei lavoratori

Pubblicato il 27/06/2019
In: Organizzazione e gestione  Luogo di lavoro  Normativa 


Il prolungarsi di temperature elevate nei mesi estivi può provocare problemi di salute e avere conseguenze significative sullo svolgimento dell’attività lavorativa come ad esempio: malesseri, difficoltà nella prosecuzione del lavoro o anche infortuni.

Maggiormente a rischio sono i lavoratori che svolgono attività all’aperto o che per tipologia di mansione risultano esposti al calore generato da impianti, macchine o in genere da ambienti che si surriscaldano. 

A tal proposito, così come previsto dal D.Lgs. 81/2008, è opportuno che il Datore di lavoro con il Servizio di Prevenzione e Protezione e gli Uffici delle Risorse Umane valutino le condizioni microclimatiche modificando, quando è possibile, il ciclo produttivo o realizzando adeguati sistemi di protezione collettiva o individuale.
Si può far ricorso a provvedimenti di prevenzione  di tipo organizzativo (orario di lavoro, pause, ecc.) e/o di natura tecnica (ventilazione, circolazione d’aria nei luoghi di lavoro ecc.).

Inoltre, sarebbe opportuno tenere conto dei suggerimenti offerti dalle ATS/soggetti pubblici (es. aumentare l’idratazione, indossare abiti leggeri, tenendo conto dell’obbligo dei DPI…),  e darne informazione ai lavoratori per una loro maggiore consapevolezza.

 

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