Prevenzione dei tumori professionali e relative Linee Guida della Regione Toscana

Pubblicato il 06/09/2016
In: Normativa  Documenti e linee guida  Medico competente 


Premessa

Due classi di fattori influenzano l’insorgenza dei tumori: - fattori ereditari, che non possono essere modificati; - fattori ambientali e comportamentali, che sono potenzialmente modificabili e controllabili. Si stima che all’insieme dei fattori ambientali e comportamentali sia attribuibile circa l’80-90% di tutti i tumori che insorgono nella popolazione in generale.

Agenti cancerogeni e ambienti di lavoro

L’esposizione a cancerogeni nell’ambiente di lavoro avviene, pressoché sempre, unitamente ad altre esposizioni ed è difficile distinguere il peso dell’una e delle altre nel processo di causalità di molti tumori. Per alcuni di essi, il ruolo delle esposizioni lavorative è chiaramente documentabile e documentato, per altri lo è meno.(per esempio è incerto il ruolo di fattori come lo stress e l’alterazione dei ritmi circadiani nella genesi del tumore della mammella. Il lavoro rientra, dunque, nella complessa rete delle cause dei tumori, come un fattore suscettibile di essere modificato con interventi tecnici, organizzativi e procedurali. Sono state fatte stime della quota di tumori attribuibile a vari fattori ambientali: quella attribuibile alle esposizioni professionali, nelle nazioni industrializzate, considerando insieme uomini e donne, oscilla tra il 2 e l’8%; è una quota non piccola se si pensa che questi tumori, che non sarebbero insorti se non avessero avuto luogo le esposizioni responsabili, riguardano prevalentemente le fasce di popolazione socialmente ed economicamente più svantaggiate.

Le Linee Guida della Regione Toscana

Nel 2010 il Consiglio sanitario regionale della Toscana e l’Istituto toscano tumori (ITT) hanno incluso nell’ambito delle linee guida per la prevenzione dei tumori, le linee guida sui cancerogeni occupazionali, a riprova dell’interesse per la prevenzione dei rischi lavorativi e per la tutela delle popolazioni esposte. Le linee guida hanno avuto lo scopo di inquadrare la prevenzione del rischio oncologico occupazionale nell’ambito della prevenzione primaria dei tumori e di favorire la diffusione della cultura della prevenzione del rischio occupazionale, tema generalmente poco conosciuto da chi non è direttamente investito di tale compito.  Nel 2014, a distanza di quattro anni, è stato avviato il processo di aggiornamento delle linee guida che ha coinvolto diversi operatori del Sistema Sanitario Regionale (medici del lavoro dei servizi PISLL delle ASL toscane e delle AOU, igienisti industriali dei laboratori di sanità pubblica e di epidemiologi). Il nuovo documento offre un contributo più ampio al tema della prevenzione e all’emersione dei tumori professionali, anche se il precedente rimane ancora valido per molti degli argomenti affrontati Entrambi si propongono di offrire un indirizzo per l’applicazione del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

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