Patto territoriale dell’Empolese Valdelsa: sicurezza nei luoghi di lavoro

Pubblicato il 03/08/2018


Premessa

Lo scorso 18 luglio è stato firmato il Patto territoriale dell’Empolese Valdelsa. Il documento, firmato da Sezione Territoriale Empolese Valdelsa di Confindustria Firenze, Cgil Empolese, Cisl Firenze Prato, Uil Toscana, ha lo scopo di costruire un quadro di impegni condiviso per la definizione e la realizzazione di azioni finalizzate a promuovere e coordinare lo sviluppo economico del territorio metropolitano con l’obiettivo della piena e buona occupazione e del mantenimento delle aziende sul territorio.

In concreto il Patto territoriale vuole definire un piano di lavoro condiviso, fatto di specifiche azioni e attività, seguendo quattro direttrici e individuando specifiche azioni considerate come prioritarie, tra cui la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il Patto territoriale e la sicurezza nei luoghi di lavoro

Le relazioni sindacali sul territorio tra i firmatari del presente Patto assumono il tema della Salute e Sicurezza come elemento fondamentale ed imprescindibile per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, per lo sviluppo e la competitività del territorio. Tale tema deve essere sentito dalle aziende non come un costo, ma come un'opportunità. A tal fine è importante innescare una vera e propria cultura in tutti i luoghi di lavoro, utile a far crescere la consapevolezza tra le aziende ed i lavoratori sull'importanza di tali tematiche.

Dall'emanazione del Testo Unico, decreto legislativo 81 del 2008 e successive modifiche ed integrazioni, e a seguito del periodo di crisi economica che ha messo a dura prova tutti i settori a partire da quello manifatturiero con la diretta conseguenza di accentuare il rischio sul lavoro, le Parti condividono oggi  la necessità di concretizzare azioni incisive sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di una completa e corretta applicazione della legge e salvaguardia della sicurezza, per accrescere e migliorare gli standard della prevenzione e la diffusione della cultura della sicurezza.

Negli ultimi anni anche sul territorio dell'Empolese Valdelsa è stato registrato un aumento significativo degli infortuni. Gli ultimi dati ne registrano un aumento del 3,3% compresi quelli in itinere.

Il tema della sicurezza in senso più ampio, anche dal punto di vista ambientale, dovrà essere affrontato in modo organico dentro e fuori i luoghi di lavoro e con la piena partecipazione di tutti gli attori coinvolti: imprese, rappresentanze dei lavoratori, istituzioni, ASL per analizzare ed individuare soluzioni condivise attraverso intese ed accordi territoriali, di distretto, di sito o aziendali.

Tutelare la sicurezza della propria forza lavoro equivale a difendere la propria attività, garantire il business, contribuire allo sviluppo del proprio territorio e preservare l’occupazione. Investire in sicurezza ed in salute dei luoghi di lavoro diventa quindi elemento fondamentale per lo sviluppo delle aziende e per la crescita di un territorio nel suo insieme.

Obiettivi strategici

Sensibilizzare le aziende ed i loro dipendenti sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro creando un percorso informativo/formativo specifico, aperto a tutte le aziende del territorio, gratuito e condiviso fra le Parti.

Stimolare gli investimenti in sicurezza tenendo conto dei nuovi paradigmi di Industria 4.0, che hanno modificato l’organizzazione del lavoro, attraverso l’inserimento nelle aziende di nuovi macchinari e nuove tecnologie e delle nuove modalità lavorative introdotte negli ultimi anni quali, ad esempio, lo smart working.

Azioni Operative

È necessario pertanto attivare una politica di prevenzione sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, con le seguenti azioni operative:

-Valutare sistemi di consultazione dei lavoratori, quali, ad esempio, questionari o strumenti simili, condivisi dalle Parti, che affrontino le molteplici problematiche connesse alla loro salute e sicurezza. Il risultato finale consegnerà alle Parti la misura della percezione dei rischi e le priorità da mettere in campo. Questa rilevazione potrebbe essere completata entro il 2018 e resa pubblica con una iniziativa comune di tutti i soggetti;

-Individuare almeno una realtà produttiva manifatturiera, meglio se più d'una, strutturata sul territorio, con la quale si possa intraprendere un percorso condiviso per la realizzazione delle migliori condizioni di benessere organizzativo, di salute e sicurezza a partire da una diffusione capillare in termini di formazione/informazione e consapevolezza dell'importanza del rispetto delle regole in materia che possa diventare da esempio, esportabile in altre realtà produttive su base volontaria;

-Promuovere sul territorio il Progetto della Regione Toscana per la sorveglianza degli “ex esposti” all’amianto e per tutti i lavoratori sui rischi da asbesto;

-Al fine di preservare i livelli occupazionali di lavoratrici e lavoratori con patologie/limitazioni post infortunio e tecnopatici è indispensabile divulgare il Protocollo d'intesa tra Inail ed Organizzazioni sindacali, sottoscritto presso la Prefettura di Firenze nel maggio 2017. Tale accordo rende disponibili ingenti risorse Inail, con la finalità di rendere compatibili le postazioni di lavoro per quei lavoratori che hanno subito limitazioni post infortunio. Tali risorse possono essere utilizzate anche per fini formativi;

-Incentivare e organizzare percorsi formativi (4 giornate formative) per imprenditori e lavoratori, con un’attenzione particolare anche a temi quali differenze di genere e problemi connessi con le molestie e le violenze. Per quanto riguarda le 4 giornate formative le parti si impegnano alla predisposizione di progetti formativi garantendo standard qualitativi, avendo a riferimento anche l'accordo Stato-Regioni;

-Promuovere forme di coordinamento degli RLS, Rappresentati dei Lavoratori per la Sicurezza, in caso di appalti con un loro reale coinvolgimento nella consultazione preventiva per la programmazione, realizzazione e verifica del DVR e del DUVRI, e favorire l'individuazione di RLS di sito manifatturiero, dove vi siano contesti produttivi caratterizzati dalla presenza di più aziende diverse;

-Costituire un tavolo di lavoro permanente per monitorare la situazione delle aziende in relazione alla sicurezza degli ambienti di lavoro, anche attraverso una analisi qualitativa e quantitativa dei dati sugli infortuni, proporre progetti e soluzioni sul tema, con il coinvolgimento anche di esperti in materia, inspirandosi al Protocollo della Regione Toscana sulla sicurezza, firmato nel giugno del 2018;

-Promuovere nelle aziende prassi ed iniziative per informare le lavoratrici e i lavoratori sulle specifiche condizioni di rischio e sulle specifiche normative di sicurezza nei luoghi in cui essi operano.

 

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