Ambienti confinati: disposizioni della Regione Toscana

Pubblicato il 16/01/2024
In: Luogo di lavoro 


Premessa

Le attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati sono trasversali a molti settori produttivi e durante il loro svolgimento possono verificarsi infortuni gravi e mortali i quali, spesso, come emerge dai relativi dati di fonte INAIL, sono eventi mortali plurimi, coinvolgenti talvolta anche lo stesso personale di soccorso.

Per il raggiungimento di un elevato grado di efficienza e tempestività del soccorso in caso di incidente in tali ambienti è necessaria una conoscenza preventiva della loro presenza, delle loro caratteristiche e delle imprese che vi eseguono le lavorazioni.

La pianificazione degli interventi di soccorso basata sulla conoscenza dei fattori di rischio presenti in tali luoghi di lavoro favorisce la tempestività degli interventi di soccorso e una gestione delle emergenze in grado di evitare il decesso dei lavoratori coinvolti negli eventi infortunistici.

Il Protocollo

Frutto della collaborazione e confronto con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco è stato elaborato uno schema di protocollo regionale che prevede due comunicazioni preventive, che il datore di lavoro/committente deve compilare:

- Allegato1-scheda tecnica “Comunicazione presenza ambiente confinato e/o a possibili sospetto di inquinamento”, che contiene la descrizione dell’ambiente individuato all’interno di un luogo di lavoro, riportando tutte le informazioni sulle caratteristiche fisiche e di possibile inquinamento necessarie per un eventuale intervento di soccorso. La scheda tecnica deve essere aggiornata e ritrasmessa ogni qualvolta vi sia una variazione dei dati precedentemente trasmessi.

- Allegato 2 – scheda tecnica “Comunicazione preventiva esecuzione lavori in ambienti confinati e/o a possibili sospetto di inquinamento” che contiene tutte le informazioni relative ai tempi, alle modalità dei lavori che debbano svolgersi e alle imprese e ai lavoratori che intervengono negli ambienti. Il datore di lavoro/committente, almeno tre giorni prima dall’inizio delle lavorazioni all’interno di essi, salvi i casi di necessità e di urgenza che richiedano interventi tempestivi e/o non programmabili, comunica le informazioni di cui sopra attraverso l’invio telematico della predetta scheda tecnica, che dovrà essere nuovamente trasmessa in caso di modifica delle caratteristiche ambientali, delle possibili sostanze inquinanti e/o dell’intervento da realizzare dichiarate nell’invio precedente. In caso di lavorazioni ripetute ciclicamente in tali ambienti, tale comunicazione può essere inviata una sola volta specificando la tempistica con cui avvengono le attività lavorative.

La trasmissione dei dati

Il Protocollo prevede la trasmissione preventiva ai Vigili del fuoco e agli operatori del soccorso sanitario, da parte dei datori di lavoro/committenti, delle informazioni relative alle caratteristiche degli ambienti confinati o sospetti di inquinamento e alle lavorazioni ivi svolte per l’approntamento di un pronto ed efficace intervento di soccorso, da attivare attraverso il Numero Unico di Emergenza Europeo (NUE 112), qualora si verificassero incidenti in tali ambienti.

Per la trasmissione delle informazioni di cui sopra, Regione Toscana e la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco hanno ritenuto opportuno prevedere l’utilizzo del Sistema Informativo Regionale della Prevenzione Collettiva (SISPC - https://www.prevenzionecollettiva.toscana.it/welcome/) al fine di semplificare gli adempimenti amministrativi a carico dei datori di lavoro/committenti e di ottimizzare l’utilizzo delle risorse pubbliche necessarie per la gestione e la raccolta delle informazioni pervenute.

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