Manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e uso del defibrillatore semiautomatico e automatico esterno (DAE)

Pubblicato il 30/06/2023
In: Formazione  Normativa  Documenti e linee guida 


Con il Decreto Ministeriale 18 magio 2023 è adottato il Protocollo recante le “Istruzioni da seguire, in attesa dell'arrivo dei mezzi di soccorso, per le manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e per l'uso del DAE nonché, ove possibile, le indicazioni utili a localizzare il DAE più vicino al luogo ove si sia verificata l'emergenza”.

Al Protocollo si devono adeguare le centrali operative del sistema di emergenza sanitaria "118" che sono tenute a fornire durante le chiamate di emergenza, nonché, ove possibile, le indicazioni utili a localizzare il DAE più vicino al luogo ove si sia verificata l'emergenza.

Premessa

Come si legge in premessa al Protocollo:

“In Italia l’arresto cardiaco colpisce oltre 60mila persone ogni anno. (….) L’arresto cardiaco è una condizione in cui la sopravvivenza della vittima è tempo dipendente: in pochi minuti i danni dovuti all’interruzione della circolazione diventano irreversibili se non vengono praticate manovre in grado di guadagnare tempo.  È necessario, pertanto, che queste manovre inizino il prima possibile: l’unico modo per ottenere questo risultato è che vengano iniziate da parte di chiunque si trovi vicino alla vittima. Pertanto, è necessario mettere in grado i potenziali soccorritori di comprendere quanto sta accadendo e iniziare le manovre di rianimazione cardiopolmonare già prima dell’arrivo dei mezzi di soccorso professionale. La probabilità di sopravvivenza dopo un arresto cardiaco può essere notevolmente aumentata se viene fornita un’immediata rianimazione cardiopolmonare (RCP) e viene utilizzato un defibrillatore semiautomatico e automatico esterno (DAE). (…)”

Contenuto del Protocollo

Il Protocollo contiene le istruzioni che l’operatore del sistema di emergenza sanitaria “118” dovrà effettuare da remoto al soccorritore:

  • valutazione dello stato di coscienza;
  • valutazione dell’attività respiratoria;
  • istruzioni per l’attività cardiopolmonare;
  • uso del defibrillatore semiautomatico o automatico.

L’installazione di un DAE nei luoghi di lavoro

Al momento nessuna normativa nazionale impone al datore di lavoro di acquistare ed installare in azienda un DAE. Riteniamo, però, utile tale apparecchiatura in quanto -come già accennato in premessa e confermato anche dalle statistiche- l’utilizzo di un DAE aumenta la probabilità di sopravvivenza della vittima in caso di arresto cardiaco.   

Oltre a potenziare la capacità di intervento e l’efficienza degli addetti al primo soccorso aziendale, la presenza di un DAE in azienda consente di acquisire un punteggio al Modello OT23 sulla oscillazione del tasso medio INAIL, vedi voce F2 con 40 punti: “L’azienda, per la quale non è obbligatoria per legge l’adozione di un defibrillatore, ha effettuato uno specifico corso di formazione BLSD (Basic Life Support early Defibrillation) per i lavoratori addetti all’utilizzo del defibrillatore”.

La formazione e l’addestramento al DAE

Il percorso didattico al BLSD può essere inserito all’interno dei corsi di formazione per gli addetti al primo soccorso, nei quali è già previsto un modulo dedicato all’emergenza e alla rianimazione cardiopolmonare. I corsi devono prevedere una parte pratica con l'impiego di un manichino e di un DAE simulatore, che permettano di riprodurre la valutazione dello stato di coscienza, la valutazione dell’attività respiratoria e tutte le manovre di rianimazione cardiopolmonare di base e la defibrillazione.

Ai lavoratori che partecipano al corso BLSD viene rilascio un attestato di esecutore, previa valutazione delle abilità pratiche. È previsto un aggiornamento al corso con cadenza biennale.

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