Salute e sicurezza sul lavoro e cd. whistleblowing

Pubblicato il 05/06/2023
In: Organizzazione e gestione  Normativa 


Il D.Lgs. n. 24/2023 recepisce la Direttiva UE n. 2019/1937 riguardante "la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione” (cd. disciplina whistleblowing).

Non è presente un richiamo esplicito alla salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. n. 81/2008), però nella direttiva si legge che:

"La presente direttiva non dovrebbe pregiudicare la protezione garantita ai lavoratori che segnalano violazioni del diritto del lavoro dell’Unione. In particolare nel settore della salute e della sicurezza sul lavoro, l’articolo 11 della direttiva 89/391/CEE del Consiglio (recepita in Italia con il D.lgs. n. 81/2008, che ha sostituito il D.Lgs. n. 626/1994) impone già agli Stati membri di garantire che i lavoratori o i loro rappresentanti non siano penalizzati a causa delle loro richieste al datore di lavoro di prendere misure adeguate per ridurre qualsiasi rischio per i lavoratori e/o eliminare le cause di pericolo. I lavoratori e i loro rappresentanti hanno il diritto, ai sensi di tale direttiva, di rivolgersi all’autorità competente se ritengono che le misure adottate e i mezzi impiegati dal datore di lavoro non siano sufficienti per garantire la sicurezza e la salute".

Leggi l'articolo di approfondimento: "Disciplina e tutela del whistleblower dopo il D. Lgs. n. 24 del 2023".

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