Focus su salute e sicurezza sul lavoro nel DPCM 10 aprile 2020

Pubblicato il 16/04/2020


 

Il DPCM 10 aprile 2020 è la nuova norma di riferimento per la gestione delle misure anti-COVID-19 ed è valido fino al 3 maggio 2020. In Lombardia, il DPCM è integrato e dalla Ordinanza Regionale dell'11 aprile 2020.

Con riferimento agli aspetti di salute e sicurezza sul lavoro, si riportano le disposizioni principali che i datori di lavoro, RSPP e medici competenti tengono presente in questa fase:

  • i soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante. Le attività che possono proseguire l'attività produttiva devono prevedere nel proprio Protocollo (redatto ai sensi dell'intesa del 14 marzo 2020) le misure per accertare che non accedano i locali aziendali le persone sintomatiche o che abbiano avuto contatti con persone sintomatiche negli ultimi 14 giorni;
  • le mense e i servizi di catering continuativo su base contrattuale possono proseguire la loro attività ma devono garantire la distanza di sicurezza interpersonale di un metro;
  • la modalità di lavoro agile continua ad essere promossa come misura per tutte attività lavorative che possono essere svolte in remoto. L'informativa sugli aspetti di salute e sicurezza per i lavoratori agili può essere inviata telematicamente (leggi una news sull'argomento). Si ricorda che le attività produttive sospese in conseguenza del DPCM possono comunque proseguire se organizzate in modalità "lavoro agile".
    E' attivo un sondaggio che abbiamo attivato per raccogliere informazioni sulla percezione del lavoro agile: il link della survey può essere compilato dai RSPP o diffuso presso i lavoratori.
  • laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento fra i lavoratori, occorre adottare "strumenti di protezione individuale";
  • sono incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali. Per la gestione della manutenzione e pulizia degli impianti di condizionamento, si possono seguire le linee guida dell'ISS per la qualità dell'aria negli ambienti indoor (leggi il documento).
  •  tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, devono evitare di uscire dalla propria abitazione. Questo vale anche per i lavoratori;
  • restano valide le misure igienico-sanitarie che devono essere garantite anche nei luoghi di lavoro:
    • lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
    • evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
    • evitare abbracci e strette di mano;
    • mantenere, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
    • praticare l’igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
    • evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l'attività sportiva;
    • non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
    • coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
    • non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
    • pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.

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